Sono passati due anni da quando la direttiva PSD2 è stata attuata in Italia, un via ufficiale e normato ai servizi di Open Banking. Fino a quel momento, preziosi insight forniti dai dati transazionali erano disponibili solo per la banca di un determinato cliente oppure usando tecniche di web scraping per l’accesso ai conti, una soluzione non-ottimale dal punto di vista della sicurezza e della protezione dei dati personali dei clienti finali
Questa democratizzazione dei dati è arrivata appena in tempo, perchè la pandemia ha alterato e complicato gli equilibri finanziari sia delle aziende che delle persone in un modo che non si era mai visto prima. Senza conoscere i dati transazionali sarebbe stato infatti difficile per Banche e altre imprese comprendere i loro clienti in questa situazione di maggiore complessità esterna, pagandone così le conseguenze in termini di acquisizione di nuovi clienti e gestione ottimale dei clienti esistenti, e, quindi, di crescita.
I fatti degli ultimi 18 mesi, tuttavia, hanno accelerato anche la trasformazione digitale. I processi che si basavano su documentazione fisica sono stati considerati troppo lenti o impraticabili, mentre l’Open Banking ha promosso alternative digitali più veloci e facili. Per esempio la verifica dello stipendio e del reddito di un cliente Consumer piuttosto per il calcolo del cashflow per un cliente SME possono essere fatte adesso in pochi secondi con un esperienza totalmente digitale e vanno a sostituire le verifiche fatte in passato analizzando numerosi documenti cartacei.
Sulla base di queste considerazioni abbiamo condotto un sondaggio tra aprile e maggio, chiedendo a più di 100 clienti nei settori dei servizi finanziari, telecomunicazioni, assicurazioni e e-commerce in Danimarca, Germania, Italia, Norvegia e Spagna quali fossero per loro le esigenze e le opportunità legate alla PSD2.
Dare priorità all’uso dell’Open Banking
L’accesso ai dati di transazioni bancarie e carte di pagamento ha aumentato significativamente la varietà e la profondità degli insight disponibili alle organizzazioni. Secondo la nostra indagine, le aziende ne sono entusiaste: l’89% degli intervistati concorda sul fatto che l’Open Banking rappresenti una grande opportunità per il loro business e solo il 9% ritiene al contrario che non avrà un impatto significativo.
Le imprese hanno indicato il credito come l’area in cui insight e analitiche avanzate dei dati transazionali possono fare la differenza più significativa perchè l’Open Banking migliora il credit scoring, accessibilità, verifica del reddito e altri controlli essenziali in fase di acquisizione di un cliente.
Per il mondo del credito ed in particolare quello dei prestiti e delle carte di credito, è cruciale avere dei processi di onboarding veloci ed efficaci Dal Inoltre, il mercato per questi prodotti è particolarmente competitivo, con nuovi attori che sfidano i prestatori tradizionali in un mondo sempre più digitale. Quindila capacità di prendere rapidamente decisioni di alta qualità in quest’area può avere un effetto tangibile sulla performance commerciale.
Prendere decisioni accurate
Dall’inizio della pandemia la sostenibilità di un prestito è diventata più difficile da misurare perché alcuni segnali di stress finanziario sono stati ritardato grazie agli interventi governativi a sostegno di famiglie ed imprese. Come conseguenza per adesso non abbiamo visto grossi problemi di delinquenza creditizia quindi di insolvenze ai livelli previsti ed è da qui che nasce l’incertezza perché il rischio è ancora presente ma è stato ritardato e la sua portata è difficile da prevedere.
In questo contesto i dati transazionali aiutano a colmare il divario fornendo una comprensione più profonda ed in tempo reale del comportamento finanziario relativo ad entrate e spese di persone e aziende- . I prestatori ottengono una visione migliore di quanto i loro clienti possano effettivamente permettersi di prendere in prestito senza essere schiacciati dal debito, o di quando saranno in grado di ripagare il credito.
Inoltre, integrando i dati transazionali in scorecard e modelli analitici , le aziende possono valutare l’affordability e il flusso di cassa in modo più accurato e con migliore capacità predittiva, e i prestatori hanno maggiori possibilità di evitare i default.
Questo punto di vista è supportato anche dai risultati del nostro sondaggio, nel quale gli intervistati hanno citato l’incremento della qualità dei dati e il conseguente aumento dell’accuratezza delle decisioni come la più grande opportunità offerta dall’Open Banking.
Accelerare la ripresa
La velocità e la gravità dell’impatto sulle finanze dei clienti causato dalla pandemia di Covid-19 implica la necessità di avere un quadro affidabile di valutazione del credito che permette alla propria azienda di dare priorità alla salute finanziaria, offrendo sia all’impresa che ai suoi clienti una migliore comprensione della soluzione finanziaria più realistica e conveniente.