Feb 2022 | Open Banking |
Cristina Iacob
Regional Commercial Strategy Director
Experian
Alessandro Cirinei
Open Banking Product Lead, EMEA
Experian

A distanza di due anni dall’introduzione della direttiva PSD2, che ha inaugurato di fatto la stagione dell’open banking, è tempo di trarre i primi bilanci e soprattutto di analizzare le nuove opportunità che derivano dalla sua crescente adozione.

Nel segno della massima trasparenza e interoperabilità, l’open banking ha svelato rapidamente i suoi benefici, in particolare per quanto riguarda l’acquisizione di nuovi clienti, con processi che si sono fatti più snelli ed efficaci – il tasso di accettazione dei prospect è triplicato, il rischio di perdita si è dimezzato. Se inizialmente questo approccio è stato adottato dalle start-up e dalle nuove fintech che stanno rivouzionando il mercato bancario internazionale, sono sempre più numerosi i player di lunga data che stanno esplorando il mondo open banking, convinti dal valore che una condivisione libera delle infromazioni bancarie porta a ogni livello. Che si tratti di utenti individuali o di piccole realtà aziendali, il risultato non cambia. Il processo di acquisizione del cliente è sceso significativamente, a 5 minuti per i clienti consumer, 7 minuti per quelli aziendali. Ma soprattutto, la migliore comprensione del cliente, attuale o prospect, porta con sé una riduzione significativa dei livelli di rischio e consente attività di upsell più mirate e, in generale, una più efficiente allocazione delle risorse.

Come spiega Alessandro Cirinei, Open Banking Product Lead, EMEA di Experian: “A livello internazionale, l’open banking rappresenta senza dubbio una rivoluzione nel mondo bancario, come mostrano i primi riscontri dei mercati più rapidi ad adottarlo, quali Regno Unito e paesi nordici. Con la sua visione globale, Experian sta giocano un ruolo di primo piano in questa transizione. La possibilità di accedere in modo automatico e immediato a grandi asset di dati, nella massima trasparenza e nel pieno rispetto delle normative sulla privacy, permette agli attori del mercato di operare in modo più efficace ed efficiente, ampliando di fatto lo spazio a loro disposizione a tutto vantaggio dell’utente finale, che viene valutato in modo più realistico e completo.”

Se i primi vantaggi portati dall’open banking sono ormai consolidati e la valutazione del merito creditizio di consumatori e imprese ha raggiunto livelli di accuratezza notevoli, diventando un modulo essenziale di un flusso di instant lending, molti e altrettanto significativi sono quelli che consentirà di raggiungere in ottica futura. Si parte da un più efficace sistema di early warning per identificare sul nascere potenziali rischi di credito partendo da indicatori predefiniti, per passare all’employment verification, dove è possibile far leva sull’eccezionale precisione con cui vengono classificati gli stipendi, fino a un’analisi realmente olistica dell’income, grazie alla possibilità di generare preziosi indicatori sulla regolarità, la volatilità e la robustezza del reddito, sia da dipendente che da lavoratore autonomo. Alla base di tutto, una sempre maggiore attenzione alla qualità del dato a disposizione, che viene ponderato e analizzato fino a raggiungere una significatività che va ben oltre il puro valore statistico, ma rappresenta un solido insight su cui prendere decisioni di business.

Aggiunge Cristina Iacob, Regional Commercial Strategy Director : “Quando si parla di adozione dell’open banking, Experian è all’avanguarda grazie a competenze specializzate e a un’offerta ricca a variegata, che sta già portando i suoi risultati concreti anche sul mercato italiano. Abbiamo già in essere progetti concreti con realtà fintech di nuova generazione come AideXa e Klarna, ma stiamo lavorando anche con player tradizionali che intendono sposare questo approccio per rinnovare e far crescere il loro business.”

Se i primi risultati sono sotto gli occhi di tutti, è fuori di dubbio che il reale impatto positivo dell’open banking si svelerà nel corso delle prossime stagioni, man mano che la reale interconnessione tra le diverse realtà aumenterà e diventerà più capillare.